La paura del respiro…

Eppure quando il respiro diventa profondo, cosciente, quando prende il centro dell'attenzione, si risvegliano paure nascoste che tendono a bloccarlo, a impedirgli di sbocciare. 

A dire, il vero queste paure sono sempre presenti e limitano il nostro modo di respirare di continuo, ma di solito non sia attenti a questi meccanismi.
La nostra mancanza, o scarsità, di presenza mentale fa sì che ci sembri di avere un respiro fluido, sciolto anche quando non è così.
In realtà la paura di incontrare le nostre emozioni e il nostro vissuto rimosso provoca nel respiro una limitazione, non tanto in ampiezza, che è il prima parametro che notiamo, quanto piuttosto nel ritmo che imprime e che ha varie conseguenze sui nostri comportamenti.
Il respiro, che non è emozione, pure si muove in parallelo con esse (almeno fino ad un certo livello) e, così come cerchiamo di nascondere qualcosa a noi stessi, così quando il respiro si fa più profondo e rischia di portare a galla quanto abbiamo cercato di nasconderci, ecco che quella che alcuni hanno chiamata "barriera d'urgenza" scatta per riportare il nostro respiro ad un livello superficiale.

Difatti, il respiro aumenta l'energia che scorre nella persona, ne accresce la vitalità mettendola in contatto profondo con se stesso.
Questo porta la persona allo sciogliersi dei blocchi e ad un riequilibrio, però il primo incontro è comunque con la paura.

Nell'esplorazione di noi stessi, spesso pensiamo concepiamo le cose come esterne, anche quando parliamo di interiorità e spiritualità.
Il respiro, come molte delle pratiche corporee, ci riporta dentro di noi e ci pone di fronte al drago, ai fantasmi, o a qualunque altro aspetto abbiate dato ai vostri demoni interiori.

È un percorso che porta la persona a sciogliere i blocchi e al riequilibrio se si ha la forza di affrontare la paura.

A questo proposito si possono dire molte cose, ma in realtà ognuno di noi deve trovare da solo la forza per andare oltre i propri timori.
Prima di introdurre aspetti dell'
Innerbreathing più approfonditi, voglio consigliarvi un semplice esercizio da fare giornalmente.

Scegliete un posto tranquillo, spegnete il cellulare, accendete delle candele, degli incensi, fate delle cose che rendano quel posto piacevole ed accogliente per voi.
Poi sdraiatevi a terra, sistematevi in modo da sentirvi il più comodi possibile (non usate cuscino però, oppure usatene uno molto basso), chiudete gli occhi ed iniziate l'esercizio dei venti respiri collegati.
Fate l'esercizio tranquillamente, senza sforzo, usatelo per prendere dimestichezza con il respiro.

A differenza dell'esercizio del ritratto della respirazione , qui sentirete gli effetti dell'accresciuta ossigenazione del corpo ed inizierete a familiarizzare con essa.

 

nuvole_veloci

"Inspira consapevolmente, dolcemente e lentamente.
Lascia uscire il tuo respiro. Inspira nuovamente. Fai
uscire il tuo respiro. Non trattenerlo. La forza dell'ispirazione e la naturale contrazione muscolare provvederanno alla tua espirazione. Non c'è niente che tu debba trattenere e neppure controllare. E subito dopo inspira.
Collega l'inspirazione e l'espirazione, l'espirazione e l'inspirazione. Forma un cerchio respiratorio ininterrotto come un unico respiro. Respirazione significa funzione dello spirito e della materia. Respirare è un ponte.Al termine dei lunghi atti respiratori lascia uscire l'aria."

                                                                                              L. Orr
 

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