A questo aggiungete il fatto di sedere immobili, senza parlare ed in un ambiente (possibilmente) abbastanza silenzioso, rende ancor più evidenti quei comportamenti che ci sfuggono nel vortice della vita giornaliera.
Con la pratica si impara a non opporsi ai pensieri che arrivano, a non cercare di fermarne il flusso, ma ad essere semplicemente attenti ai pensieri che sorgono e ad evitare di seguirli.Se penso al mare, ad esempio, devo evitare di farmi trasportare e iniziare a ricordare le vacanze che mi ricorderanno un chiosco, che a sua volta mi ricorderà una persona conosciuta lì e così via in una catena di pensieri associativi, alla fine della quale avrò perduto la presenza mentale.Quando arriviamo a non farci più trasportare dai pensieri, allora piano piano, nella mente nasce il silenzio…