Cosi oggi navigando in internet con questi pensieri per la mente mi sono imbattuta in un breve frammento tratto dal romanzo "Ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde. Non ho mai letto questo libro, anche se ne avevo sentito parlare fin dalla mia adolescenza.
Vorrei segnalarvelo, perché l'ho trovato a dir poco meraviglioso, e ho deciso di acquistarlo al più presto…
"(Chi è negativamente influenzato )..diventa l'eco di una musica non sua , l'attore di un copione scritto per qualcun altro .Lo sviluppo di noi stessi è lo scopo della vita ; ciascuno di noi è al mondo per tradurre in realtà la propria natura . Ma oggigiorno (…) tutti hanno dimenticato quello che è il più alto di tutti i doveri, il dovere che abbiamo di liberare il nostro vero essere.(…) Se uno vivesse pienamente e compiutamente la propria vita , dando forma a ciascun sentimento , espressione a ogni pensiero , realtà a tutti i sogni , credo che ne deriverebbe al mondo un tale impulso fresco di gioia da farci dimenticare l'oscurantismo che vi permane.(…) Ma il più coraggioso tra noi ha paura di se stesso. Nelle rinunce "volontarie" che costellano la nostra vita rivive tragicamente la mutilazione del selvaggio . Siamo puniti per quello che rifiutiamo a noi stessi ; ogni impulso che ci sforziamo di strangolare fermenta nella mente e ci intossica.(…) L'unica maniera di liberarsi di una tentazione è cedervi. Se resistete, la mente s'ammalerà di desiderio per ciò che le è stato rifiutato."
