Possiamo dire che è la base dell'egoismo in quanto chi si pone come vittima si aspetta che qualcun altro si faccia carico dei suoi problemi, ovvero pensa che i suoi problemi siano più importanti di quelli degli altri.
La seguente tabella esamina il funzionamento della proiezione e propone un esempio che la illustra.
Funzionamento della proiezione |
Esempio |
Noi abbiamo un pensiero inibitore |
Mario ha il pensiero «la donna contraddice sistematicamente l'uomo». |
Rimuoviamo questo pensiero inibitore : non capiamo che questo pensiero è illusorio, crediamo che esso rifletta la verità. |
Egli rimuove questo pensiero e crede veramente che sua moglie, Laura, non voglia essere d'accordo con lui. In realtà, Laura ha una grande stima di suo marito. Ha fiducia del suo giudizio e della sua opinione. |
Troviamo la conferma del pensiero rimosso in una situazione che, in effetti, gli è completamente estranea. |
Mario ha una discussione insignificante con Laura. Lei non è d'accordo con lui. |
Noi proiettiamo le nostre illusioni sulla persona implicata nella situazione e gli attribuiamo dei pensieri e delle intenzioni che non ha assolutamente. |
Mario proietta su Laura il pensiero «tu mi contraddici in ogni circostanza». Reagisce con suscettibilità esacerbata, s'imbroncia e si ritira offeso. |
La persona che subisce la nostra proiezione non ha niente a che vedere con quello che noi ci immaginiamo. Non la vediamo realmente com'è. Proiettiamo delle illusioni, dei fantasmi e dei deliri su di lei. La ideiamo così come non è. Sciupiamo la magia della relazione naturale d'amore e convivenza. |
Quando Mario e Laura sono d'accordo, lui non lo nota. Non si accorge che delle situazioni di disaccordo. |
Di fronte alla proiezione sono possibili due percorsi: 1. proseguire la proiezione senza analizzarla né comprenderla: si creano, allora, delle situazioni di crisi sempre più dolorose; 2. entrare nella responsabilità creatrice, prendere coscienza della proiezione ed integrare il pensiero rimosso: si migliora così la qualità della propria esistenza e delle proprie relazioni. |
1. Nella loro discussione, Mario e Laura non trattano che la causa apparente del loro disaccordo (cioè l'argomento sul quale hanno punti di vista differenti). Restano nell'aneddoto dell'istante: non cercano i pensieri rimossi che hanno creato la situazione di crisi. La proiezione persiste e si instaura un senso di disagio. 2. Invece di analizzare la causa apparente del disaccordo, la coppia cerca di ritrovare i pensieri rimossi che hanno generato la situazione di conflitto. |
Nessuno subisce una proiezione per caso. La proiezione fa sempre da eco agli ancoraggi rimossi di ogni protagonista della proiezione. |
Perché la moglie di Mario è divenuta bersaglio di questa proiezione? |
L'analisi della proiezione ci permette di concludere che:
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coltivare un risentimento significa essere nella proiezione;
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perdonare vuol dire uscire dalla proiezione ed entrare nella propria responsabilità creatrice.