delle vostre proiezioni. Il vostro giudizio manifesta i vostri pensieri inibitori
rimossi. E allora fate il grande passo: trovate ed esprimete quei pensieri che
nascondono i vostri rimproveri.
– Lei è egoista → non ce n'è abbastanza per tutti → non resta più niente
per me.
Quindi, quando gliene voglio perché è egoista, esprimo di fatto il pensiero
«mi manca qualcosa».
– Lei prende troppo spazio → non c'è più spazio per me → io non posso
più esistere.
Quindi, quando le rimprovero di prendere troppo spazio, sto
esprimendo, in effetti, il pensiero «io non esisto».
(e magari potrebbe essere la mia legge personale…).
– Lei è pigra → nella vita ci sono quelli che sgobbano e quelli che vivono
tranquillamente → devo lavorare per lei → do troppo → non mi resta
niente → io non sono niente.
Quindi, quando gliene voglio per essere pigra, esprimo di fatto i pensieri
«io non sono niente» e «mi manca qualcosa».
Ecc..
• Prendetevi il tempo di considerare questi pensieri inibitori. Sentiteli e dissociateli
dalla persona sulla quale li proiettate. Infatti, come potete constatare nell'esempio,
le proiezioni celano dei pensieri inibitori che ci riguardano e che non accettiamo.
Senza questi pensieri inibitori, i difetti degli altri non ci colpirebbero in quel modo.