Lo stadio tecnico della respirazione VIII┬░, parte 1

L'espiro più lungo dell'espiro

Osservazione: questa respirazione la si ritrova spesso nei principianti. È allo stesso modo la respirazione delle fasi di crisi. Questo ritmo è creato da un espiro forzato o da un espiro controllato¹: un espiro rilasciato non è mai più lungo dell'inspiro.

Interpretazione: l'inspiro rappresenta ciò che riceviamo e che accettiamo, l'espiro è ciò che diamo e che respingiamo.

  1. Quando una persona teme di confrontarsi con la forza del suo emozionale controlla il suo espiro. Lo prolunga al fine di rigettare l'emozione fuori dal suo spazio.
  2. L'aria ci fornisce l'energia vitale. Alcune persone temono di essere attraversate dalla potenza di questa energia. Hanno paura di non sopportarne la forza. Per non assorbirla, esse accorciano l'inspiro. Per espellerla forzano l'espiro.
  3. Inspirare è prendere dentro di sé, affermarsi. Quelli che hanno paura di esprimere la loro personalità e che fanno fatica a prendere il loro posto, non arrivano a concedersi il diritto di inspirare. Il loro inspiro è allora minuscolo, insignificante, atrofizzato.
  4. L'inspiro soffocato può essere anch'esso legato alla paura di ricevere.Vantaggi ed inconvenienti: un espiro prolungato provoca l'espulsione massiccia della CO². Il tasso di CO² nel sangue si abbassa, quindi, sotto la soglia necessaria al cervello per stimolare l'inspiro. La persona soffoca ed ha dei crampi: è in iperventilazione.

Questa situazione non è né augurabile né desiderabile. Il rebirth non è un fenomeno di iperventilazione. L'iperventilazione è un errore tecnico nella respirazione cosciente. Il ciclo di respirazione cosciente dipende dalla connessione e non dall'iperventilazione.

In effetti, l'iperventilazione è provocata da un espiro forzato. Ora, abbiamo visto che il rebirth cerca un espiro rilasciato. L'iperventilazione è provocata dalle nostre paure (di ricevere, di esprimerci, di affermarci, di sentire le nostre emozioni). Al contrario, l'obiettivo del rebirth è di disintegrare le nostre paure.

Nelle tecniche che utilizzano il controllo dell'emozionale per raggiungere uno stato di distacco, un espiro prolungato può essere vantaggioso. Ma nel rebirth il rapporto ritmico espiro lungo/inspiro corto non serve a niente. È addirittura dannoso.

Noi non cerchiamo il distacco, ma la trascendenza per mezzo della penetrazione, la fusione, l'unione degli aspetti fisici, emozionali e mentali. L'espiro prolungato è completamente inutile.

Purtroppo l'iperventilazione è affascinante perché dà l'impressione al «consumatore» di terapie di vivere un avvenimento eccezionale ed al prestatore del servizio di giustificare il suo onorario. Per essere bella ed intensa una pratica personale non ha bisogno di fare rumore né di fare soffrire. È meglio che sia sottile, dolce e piacevole.

 

Accompagnamento:
1. È, di solito, inutile dire a qualcuno che prolunga il suo espiro: «accorcia il tuo espiro», «prendi più ossigeno», «taglia il prolungamento del tuo respiro»…. L'espiro forzato non dipende dalla volontà dell'accompagnato, ma dalle sue paure inconsce ed irrazionali.
Riuscire ad accorciare l'espiro ed a prolungare l'inspiro necessita di un acquietamento. È importante rassicurare la persona: «sei al sicuro nelle tue emozioni», «puoi ricevere tutta questa energia vitale e restare in vita», «più sei attraversato dall'energia meglio stai», «hai il diritto di prendere il tuo posto, di fare rumore, di esistere», ecc.

2. Prima di respirare è importante che l'accompagnato confidi i suoi timori e le sue apprensioni sulla seduta di rebirth. Una volta espresse, queste paure sono meno forti. I rischi di iperventilazione sono, allora, ridotti.

 

continua…

 

 

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