
Questa respirazione facilita l'accesso alle emozioni. Ma ha la tendenza a mantenere il ciclo in una scena psicoemozionale. Essa limita, dunque, l'accesso alla sottigliezza energetica.
Il grosso movimento d'aria unito ad uno stato continuo di attivazione rende la respirazione orale estremamente faticosa.
È una respirazione che deve essere evitata dalle persone cardiopatiche, le quali rischiano di affaticare il loro cuore, dalle persone depresse, che ravviveranno in modo smisurato i loro dolori, dalle persone anziane o deboli, che si stancherebbero troppo rapidamente, e da quelli che soffrono di fragilità psicologica e che, per la stimolazione esacerbata dei chakras inferiori, entrerebbero in una crisi emozionale e mentale.
Accompagnamento:
Questa respirazione è consigliata quando la persona fugge nell'inconscio o quando ha tendenza ad addormentarsi. Il volume d'aria mosso e l'attivazione che stimola permettono, allora, di non interrompere il ciclo.
All'avvio di un ciclo, o quando il ciclo s'impantana nella semplice meditazione, tale respirazione è stimolante.
Tuttavia, è essenziale ritornare sempre ad una respirazione nasale che permette di accedere a delle dimensioni più profonde e ad una migliore gestione dell'energia.
Quando si rebirtha nell'acqua con un tubo da sub¹, la respirazione orale è, evidentemente, sovrana, anche se alla fine del ciclo nell'acqua si completa sul dorso con una respirazione nasale.
La respirazione tramite la bocca stimola le sensazioni e gli avvenimenti: essa è, quindi, molto interessante per i principianti che devono comprendere il lavoro del rebirthing, del respiro, dell'energia e che devono imparare a riconoscere un ciclo.