Sole Oro
Luna Argento
Marte Ferro
Mercurio Mercurio
Giove Stagno
Venere Rame
Saturno Piombo
La loro origine è più antica del Buddismo, infatti venivano usate in Tibet dai monaci della religione Bon per usi sciamanici volti alla guarigione spirituale, mentre in India si utilizzavano per il riequilibrio energetico dei chakras.
Ho spesso usate il suono delle campane nel corso di sedute di respiro, o a volte anche i cimbali (dischi di metallo tenuti uniti da un cordino di pelle) perché ho notato che questi suoni hanno una certa influenza sulle persone. Ad esempio il suono dei cimbali è particolarmente efficace quando, nel corso di una seduta, la persona a volte, soprattutto agli inizi, tende a sospendere il respiro e scivolare nell'inconscio e ad aggirarsi in un mondo di ricordi, fantasie e sensazioni. Si riconosce la differenza dal sonno per alcuni segnali di attività del corpo dell'accompagnato. Il suono dei cimbali (mi è stato confermato anche da un tibetano) tende a produrre un risveglio nella persona, a riportarla al presente.
Per quanto riguarda le campane, nel seminario si è lavorato posizionandole sui chakras e facendole suonare non troppo energicamente, in modo da produrre delle vibrazioni che entrino in sintonia con i centri energetici. Il lavoro mi è parso molto efficace, a patto di evitare che le campane, vibrando eccessivamente, producano un suono distorto estremamente fastidioso (ma è un inconveniente che, con un po' di esperienza nel suonarle, scompare rapidamente). Si parte dai chakras inferiori, con suoni più gravi, e si procede con quelli superiori, in sequenza, come a creare un'onda vibrazionale crescente. Secondo i Tibetani, si può anche effettuare successivamente il percorso inverso, a patto di non scendere oltre il chakra del cuore. Credo questo sia dovuto alla volontà di far elevare il corpo energetico della persona.
Si può operare con il suono anche tenendo la campana vicina al chakra sul quale lavoriamo e lasciando il suono diffondersi fino alla sua scomparsa. Io personalmente ho spesso usato una campana durante la meditazione: lasciando il suono diffondersi vicino al chakra del cuore, mi sono reso conto, con l'esercizio, che nel silenzio riuscivo a percepire le vibrazioni diffondersi anche quando l'orecchio non era più in grado di sentire nulla.
Ogni campana, in base alle dimensioni, ma anche alla proporzione fra i vari metalli della lega, produce un suono che va da grave sino a molto acuto. Anche il tipo di batocchio usato per suonarle, le sue dimensioni e l'eventuale rivestimento di pelle, variano la tonalità del suono prodotto.
Anticamente esse venivano solo percosse, ma oggi il suono più importante si ottiene facendo roteare il batocchio sul bordo esterno della campana.
Vi allego un prospetto relativo alla visione dell'autoguarigione tantrica ngalso: a differenza di altre tradizioni, questa riconosce cinque chakras principali e non sette. Ognuno dei cinque centri energetici è sotto l'influsso dei cinque guaritori supremi denominati Diani Buddha.
Diani Buddha | Elemento | Chakra | Colore | Cura |
Vajrociana | Spazio | Corona | Bianco | Liquido seminale, cervello, reni, infertilità, pelle, midollo. |
Amithaba | Fuoco | Gola | Rosso | Fegato, sangue, intestino, colon, polmoni, tiroide, gola, lingua, naso, difficoltà di parola, intolleranza. |
Acschiobia | Acqua | Cuore | Blu | Odio, rabbia, cuore, sangue, fegato, intestino, circolazione, ansia, stress, isteria, artrite reumatoide, infiammazioni in generale. |
Ragnasambava | Terra | Ombelico | Giallo | Stomaco, milza, reni, vescica, articolazioni, scompensi termici. |
Amoghassidi | Vento | Sesso | Verde | Reni, vescica, organi sessuali, problemi mestruali, costipazione, sciatica, dolori alle ginocchia. |