Stili di respirazione 2: respirazione intestinale

Stili di respirazione 2: respirazione intestinale
Tutti hanno paura di essere colpiti nella pancia, e questo timore diviene il fulcro di fantasie estremamente ricche. Altri ancora hanno la sensazione che ci sia qualcosa nella pancia che non riesce ad uscire; «sembra come un piatto nel mio ventre»; «la mia pancia è morta»; ecc.. Molte delle fantasie infantili riguardo la gravidanza ed il parto orbitano attorno
alle sensazioni vegetative che essi colgono nel proprio addome» (3).

Ora, vi sono modalità specifiche nell'utilizzare gli intestini come luogo per sopprimere i sentimenti: l'intestino può essere compresso dalla pressione dell'addome, dalla contrazione dello sfintere anale, dall'ingoiare i sentimenti, dalla tensione del diaframma, attraverso cui la parte superiore del canale alimentare deve passare per pervenire dal torace all'addome. Reich trattò questo aspetto in relazione alle dinamiche energetiche del vomitare: «In molti casi di blocco diaframmatico vi è, assieme all'incapacità di vomitare, una più o meno costante nausea. Non vi può essere dubbio che i così detti disordini «nervosi» dello stomaco siano la diretta derivazione della corazzatura di questa regione. Il vomitare è un movimento biologico espressivo, la cui funzione consegue esattamente a ciò che viene «espresso»: una espulsione convulsa di contenuti del corpo. Esso è basato su un movimento peristaltico dello stomaco e dell'esofago, in direzione opposta alle loro usuali funzioni, cioè verso la bocca (anti-peristalsi).

Il riflesso «apribocca» dissolve l'armatura del segmento diaframmatico velocemente e radicalmente.

L'atto del vomitare è accompagnato da una convulsione del corpo, un subitaneo piegarsi dell'epigastrio, con un sussultare in avanti sia della testa che delle pelvi. Nelle coliche infantili, il vomito è seguito da diarrea.

Esprimendosi in termini energetici, le potenti ondate di eccitazione montano dalla metà del corpo verso l'alto e verso il basso, in direzione della bocca e dell'ano… Queste convulsioni iniziano con una profonda espirazione» (2).

Un bimbo a cui sia stata fatta provare vergogna e colpa a causa dell'espulsione dei contenuti corporali, impara ad inghiottire i cattivi sapori ed, allo stesso modo, i cattivi sentimenti, piuttosto che sputarli fuori; impara così ad inibire i movimenti peristaltici del colon. Sovente egli sviluppa un modo specifico di respirazione che accompagna e conferma il modello anti-peristaltico.

Si potrebbe parlare di respirazione intestinale.

Ho ricavato questa informazione da un paziente che, ogni qualvolta espirava, riempiva e pressurizzava l'addome, anche mentre il suo petto era rilassato e muoveva verso il basso. Questo è un esempio della respirazione paradossale*, menzionata da Nic Waal: «Le direzioni del movimento nel torace e nell'addome sono in opposizione l'una all'altra.

Quando il torace si espande l'addome si contrae e viceversa. L'addome, durante l'inspirazione, è tirato in dentro; spinto in fuori, sotto l'effetto dell'espirazione; i movimenti diaframmatici sono del tutto fuori rapporto con i movimenti del petto» (1).

In modo del tutto indipendente, anche Lowen definisce questa modalità respiratoria come «paradossale*» da Lowen, scrivendo a tal proposito: «Nella respirazione paradossale* l'inspirazione è prodotta da un movimento verso l'alto, piuttosto che da uno verso l'esterno…In questo modo l'espansione del petto è accompagnata da un restringimento della cavità addominale. Talvolta si osserva che il ventre è aspirato all'interno durante l'inspirazione ed abbandonato in fuori durante l'espirazione. » (5). Lowen ha evidenziato un simile modello in un paziente masochista: «Quando il paziente tentò di fare una profonda espirazione, come pure in un profondo sospiro, il torace era rilassato, ma l'onda discendente si ammassava entro una dura nodosità, nel mezzo dell'addome… Mi fece pensare a qualcuno che si stesse sforzando seduto sopra uno sgabello. Appariva come se stesse tentando di espellere qualcosa, ma contro una resistenza» (6).

Abbiamo qui un esempio di respirazione trasferita al sistema respiratorio del sistema intestinale, un esempio di respirazione che ci si potrebbe attendere da soggetti esposti a situazioni nauseanti, tali da far sì che essi vogliano buttar fuori (il «veleno» della paranoia), oppure con persone esposte ad avvenimenti di umiliazione anale e di disgusto in relazione a contenuti addominali (la palude del masochismo).

 

 

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