Riflessione sulla sindrome di Asperger

Riflessione sulla sindrome di Asperger
Nel mondo esistono circa un centinaio di queste persone denominate "Savants", che risultano avere delle capacità particolari, spesso in campo logico-matematico, ma non di rado anche in campo artistico.
Il film
"Rain man" si ispira ad uno dei savants più conosciuti: in grado di memorizzare un numero enorme di dati, ma non di attraversare la strada o lavarsi i denti, ad esempio.
Un altro uomo, divenuto savant dopo un incidente che gli ha lasciato una lesione al cervello nel lobo sinistro, è stato in grado di disegnare, praticamente in modo perfetto, una veduta di Roma lunga cinque metri dopo aver sorvolato la città in elicottero.
Circa la metà di queste persone sono dotate in senso artistico.

Alcuni studiosi cominciano a credere che la capacità di ricordare enormi quantità di dati possa essere anche alla base della difficoltà, come detto, di attraversare la strada.
Normalmente il nostro cervello rende immediatamente indisponibili tutta una serie di informazioni captate, in quanto valuta che non siano importanti. In questo modo, quando bisogna attraversare ad un passaggio pedonale, bisogna processare un numero limitato di informazioni. Invece il savant si trova a dover analizzare un numero tale di dati da andare in confusione e non sapere più cosa fare.
Qualcosa di simile, anche se in piccolo, avviene ad una persona che, da un paesino, si trasferisca in una grande città. La congestione del traffico gli causerà delle incertezze, che però verranno superate non appena si sarà abituato all'ambiente.

Questo descritto è un caso in cui le persone cosiddette "normali" riescono a fare una valutazione al contrario di un Savant. In altri casi invece, la situazione è completamente invertita. Il savant non soffre di ansia da palcoscenico, mentre molti di noi vengono assaliti dall'ansia al momento di esibirsi in pubblico o parlare ad una conferenza. Questo perché è già abituato ad essere bombardato da una grande quantità di dati contemporaneamente.
Un vecchio detto cinese dice che quando si gioca semplicemente per giocare si è tranquilli, quando si gioca un po' di denaro arriva una leggera ansia e se si gioca molto denaro subentra una grande angoscia, anche se il gioco è lo stesso.

Una teoria suppone che tutti abbiamo leDaoxin, IV° patriarca Ch'an capacità dei Savants, ma che queste vengano normalmente schiacciate dal peso del lobo sinistro dedicato al linguaggio, che nelle nostre menti moderne ha un peso preponderante.
Liberare la mente da ogni giudizio è la base della creatività, come detto da uno scienziato nel corso della trasmissione, e subito mi è venuto in mente che gli insegnamenti
Ch'an (e buddhisti in generale, direi) mirano proprio a liberare la mente dal predominio della parte raziocinante che pensa in continuazione.
La liberazione dalle catene dei pensieri associativi libererebbe la parte di noi che è in grado di percepire la realtà oggettiva, mentre sotto il controllo della parte raziocinante quello che noi chiamiamo mondo è, in realtà, solo la nostra interpretazione.

Il Savant però non è certo un illuminato, in quanto questa sua capacità non deriva dall'aver acquietato tali processi, ma da un danno che li blocca. Manca quindi il salto evolutivo, la comprensione profonda aldilà delle parole, ma è comunque un fenomeno estremamente interessante ed affascinante da approfondire.

Ovviamente questo articolo non vuole essere nè uno studio sull'argomento nè un trattato esaustivo, ma semplicemente un sasso lanciato nello stagno per stimolare la vostra attenzione sull'argomento.

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Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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