
Ogni componente del nostro corpo fisico è energia. Tuttavia è possibile individuare delle reti di energia vitale che si situano all'interno del nostro corpo fisico.
Per la tradizione induista, l'energia vitale è veicolata da una moltitudine di piccoli vasi, le nadi. Il più importante fra di essi è la sushuma (o sushumna), che si estende dalla base dell'osso sacro alla sommità del cranio. Quando la Kundalini si risveglia utilizza la sushuma per muoversi.
La tradizione taoista presenta anch'essa dei canali d'energia, conosciuti sotto il nome di meridiani.
Nella respirazione cosciente, scegliamo come base del lavoro energetico fisico tanto la cellula che le reti induiste o taoiste.
La scelta viene fatta in funzione della conoscenza dell'accompagnatore e della sensibilità dell'accompagnato.
2. Il corpo sottile
Il corpo sottile è situato all'esterno del corpo fisico. Più comunemente chiamato «aura», corrisponde ad un'espressione energetica di noi stessi meno condensata di quella del corpo fisico.
La condensazione della manifestazione materiale di un'energia dipende dal suo tasso vibratorio: più la vibrazione è bassa e lenta, più l'energia si condensa.
Così, il corpo sottile ed il corpo fisico costituiscono due forme di manifestazione del nostro essere che hanno per differenza i loro tassi e le loro velocità di vibrazione.
La respirazione cosciente, al suo stadio energetico, lavora intensamente sul corpo sottile: essa ci permette di prendere coscienza della sua esistenza e di ritrovarlo nelle nostre pratiche di riequilibrio, di chiarificazione e d'integrazione.