di Carole Entielle.
ome la maggior parte delle tecniche e dei concetti che ho sviluppati, il respiro vibratorio non mi è stato insegnato. È sgorgato spontaneamente, si è offerto come un dono, come una risposta.
Grazie al rebirthing, avevo raggiunto un certo equilibrio psicoemozionale, avevo acquisito una tecnica di purificazione energetica ed avevo potuto, a volte, vivere delle profonde esperienze mistiche. Il rebirthing era stato contemporaneamente una «terapia»¹, uno yoga ed una meditazione. Pure, avevo oramai raggiunto un livello nella mia pratica in cui ero come bloccata: da un lato il rebirthing cominciava a diventare una routine, dall'altro non mi dava tutto quello che mi prometteva. Intuivo una profondità, una rivelazione forse, che non riuscivo a raggiungere. Il rebirthing poteva andare più lontano, ne ero certa.
Il respiro vibratorio ha cominciato ad imporsi come la conseguenza ineluttabile dell'incontro fra le mie pratiche di meditazione, di attenzione e di respirazione. Ciò nonostante, non ho compreso immediatamente la tecnica del respiro vibratorio: afferravo il senso, ma non il modo.
Ero incatenata da delle abitudini e da convinzioni arcaiche sulla vibrazione e la spiritualità. La mia personalità aveva in sé le inscrizioni millenarie del pensiero patriarcale. Dovevo abbandonarle prima di accedere alla semplicità ed alla bellezza della pratica vibratoria.
Dovevo accogliere una ragione differente, una scienza differente, un piacere differente. Era necessario che accettassi che un'onda non si propaga né linearmente né circolarmente, ma sfericamente. Non dovevo cercare l'origine all'interno, ma all'esterno. Dovevo vivere pienamente il fatto che «l'interno è l'esterno».
Il respiro vibratorio era là, alla fine del mio respiro: lo vedevo, lo sentivo, eppure i miei propri limiti m'impedivano di praticarlo.
Per riuscire ad entrare in respiro vibratorio, bisogna accettare intimamente che il cammino spirituale non è né ascesa né sofferenza, ma piacere e delizia. Bisogna passare dalla sottomissione a un Dio vendicatore ed onnipotente all'abbandono ad una Dea generosa, benevola e permissiva. Per riuscire ad entrare in respiro vibratorio bisogna essere pronti ad accettare la gioia.
