Pensiero creatore e respiro vibratorio

Pensiero creatore e respiro vibratorio
Il respiro vibratorio non funziona come il pensiero creatore. Non si dice «ecco cosa voglio», non si sceglie un obiettivo specifico. È un lavoro che si pone al di là delle parole e dei desideri che possiamo formulare. Attraverso il nostro lavoro vibratorio si accede al potenziale creatore benefico che corrisponde al nostro grado di evoluzione.

Il respiro vibratorio è lo stadio ultimo del pensiero creatore. Crea nella nostra vita più di quanto non avremmo osato domandare. Attraverso il lavoro vibratorio attraiamo due tipi di trasformazioni:

 

  1. Elevando il nostro tasso vibratorio permettiamo una risalita della nostra identità materiale verso il piano spirituale. Accediamo così a profonde esperienze mistiche di unione con la creazione e con la Forza Creatrice. Permettiamo alla nostra realtà ed al nostro ambiente di accedere alla pace ed alla prosperità naturali.
  2. Attraverso l'elevazione del materiale, provochiamo un fenomeno di attrazione. Questo fenomeno di attrazione è la discesa del Divino nel nostro quotidiano.

Si entra nello stadio supremo del Pensiero Creatore: ogni nostro desiderio si concretizza in quanto tutto, nella nostra vita, diviene il ripetitore della Divino.

Non si pensa: «il Divino mi protegge e provvede ai miei bisogni». Ci si rende conto, ad un tratto, che il Divino ha già provveduto a tutto quello che ci serviva. La vita è diventata quello che ci si aspettava dal Divinò nell'esistenza. Non bisogna però confondere questa presenza nella nostra vita con la vincita alla lotteria: i nostri bisogni sono risolti, ma non le nostre ambizioni materiali. Non sarà provveduto certo al nostro desiderio di avere una Ferrari o gioielli in quantità, ma a tutto quello che ci permette di vivere serenamente.

Non ci diciamo: «chiudo gli occhi e sento il Divino che mi avvolge». Le persone intorno a noi, quando ci abbracciano, divengono questo Divino. E questo non accade perché percepiamo il Divino in esse. No: le persone intorno a noi agiscono come se fossero l'incarnazione della Divino. Le cose accadono come se il Divino fosse potuto discendere nella materia per aiutarci.

Ma questa discesa del divino provoca delle metamorfosi incredibili nel nostro corpo e nella nostra vita. Tali metamorfosi possono, dapprima, somigliare a dei rallentamenti, addirittura a dei disturbi. Si può, all'inizio del lavoro vibratorio, avere l'impressione che niente vada per il verso desiderato: in realtà ci si prepara alla discesa del divino. E questa preparazione può apparire fastidiosa (cambiamento della situazione affettiva, professionale, geografica, corporea, ecc.).
E poi, un giorno, si realizza che la nostra vita si è strutturata discretamente per permetterci un più profondo equilibrio quotidiano .

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Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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