Respiro e paraplegia

Respiro e paraplegia
Mi interesserebbe sapere se qualcuno, lavorando con le tecniche di respiro, si sia trovato a trattare dei clienti paraplegici e se questo ha comportato o meno degli aggiustamenti tecnici o delle variazioni nelle modalità di svolgimento nella seduta.
La cosa riguarda soprattutto quelli che usano far respirare i loro clienti non nella parte alta del petto, ma nel primo plesso, sotto l'ombelico, o comunque nel punto più profondo dove la persona riesca ad arrivare.

La richiesta nasce dalla mia voglia di poter lavorare con persone che abbiano questo tipo di problematiche e, di conseguenza, dalle riflessioni fatte su eventuali accorgimenti necessari o meno per applicare gli esercizi di respirazione in determinati casi fisici. Non ho nessuna esperienza in merito e mi piacerebbe condividere con le persone che ne abbiano avute.

Ringrazio chiunque vorrà aiutarmi in questa esplorazione.

Kaisho

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