«Camminando in questo mondo illusorio simile a un sogno,
non guardando neppure le tracce che posso avere lasciate,
il canto del cuculo mi fa segno di ritornare a casa.
Lo sento, inclino la testa per vedere chi mi ha detto di rientrare.
Ma non chiedetemi dove vado,
perché io viaggio in questo mondo senza limite
in cui ciascuno dei miei passi è la mia casa.»
Eihei Dogen (1200 – 1253)