Il respiro a morsa: parte III

Il respiro a morsa: parte III
Come descritto in un articolo tempo fa, su consiglio della mia amica Carole Entielle, mi iscrissi ad un ritiro di Vipassana (scuola buddhista ispirata agli insegnamenti originari).
Un ritiro di Vipassana ha regole molto precise, delle quali il candidato partecipante viene informato in modo esplicito prima di iniziare. Durante il ritiro si medita circa otto ore al giorno e tutte le pratiche in grado di scaricare la tensione interna sono inibite: non si può parlare, scrivere, leggere, ascoltare musica, fare sesso, non si può cercare di comunicare con gesti o cenni del viso con gli altri partecipanti, niente internet o cellulari. Tutto è pensato per far sì che l'energia interna aumenti senza essere dispersa.
Dopo circa sette giorni di meditazione, in condizioni di completo isolamento, mi sono trovato ad attraversare dei momenti estremamente duri, durante i quali non riuscivo a mantenere la presenza mentale per più di pochi minuti, non continuativi, al giorno (suddivisi in circa otto ore di meditazione!). Ogni sorta di catena di pensieri spazzava la mia mente senza posa annullando i miei tentativi di centratura. Meditare era una tortura, approfittavo dei pochi momenti liberi per camminare su e giù nello spazio verde destinato ai partecipanti, per cercare di scaricare l'immane tensione interna!.
Dopo quasi due giorni di questo stato, durante la pausa del pomeriggio, mi trovavo nel mio letto per cercare di riposarmi. La grande quantità di energia messa in movimento, non trovando sfogo, increspava la mia mente anche in quei momenti di apparente riposo. Ogni sorta di pensiero compulsivo riempiva la mia mente, mentre il mio corpo era scosso anch'esso, come una pentola a pressione troppo carica. Non esagero nel definire il mio stato d'animo disperato: mi confrontavo con pensieri e problematiche che ignoravo di me e che emergevano alla coscienza con la forza di un vulcano. Mi sono ricordato all'improvviso, come un flash, di una tecnica che mi aveva insegnato Carole Entielle ed ho pensato di provare ad applicarla.
Le sensazioni mentali si mescolavano a quelle fisiche senza soluzione di continuità: tutto si fondeva insieme. Mi sono ricordato di quando avevamo parlato, con Carole, dei punti di origine nel corpo delle sensazioni e, nella confusione disperata che mi agitava, ho provato a cercare in me se ci fosse un punto più attivo che potesse essere origine dello stato in cui mi trovavo.
La mia coscienza¹ esplorava il mio corpo alla ricerca di questo punto e, d'improvviso, ho percepito qualcosa. La zona superiore destra della schiena mi sembrava essere più sensibile, percorsa da energia impazzita. La coscienza attivata si è fatta più attenta. Più divenivo consapevole più la zona si restringeva ed il punto di origine si delimitava. Ho cominciato ad utilizzare il respiro a morsa quasi senza sapere il perchè, contraendo e rilassando la muscolatura di quella zona del mio corpo. Iniziavo lentamente per accellerare poi le contrazioni e decontrazioni, poi d'improvviso mi bloccavo coi muscoli contratti, sospendendo il respiro e, passato qualche secondo, riprendevo a respirare rilassando la parte contratta. Ad ogni tentativo il punto si faceva più sensibile e più piccolo, più definito, fino al momento in cui si è dissolto!
Il cambiamento è stato intenso e profondo: dallo stato di confusione fisica e mentale in cui mi trovavo, sono passato ad uno stato di fluidità interiore e presenza mai sperimentato prima in quei giorni. Mi sono alzato dal letto dove poco prima tremavo e mi sono messo in posizione di meditazione sul cuscino che avevo vicino al letto. I successivi due giorni di ritiro sono passati in uno stato di centratura e facilità.

I risultati dell'applicazione di questa tecnica, così come ve li ho raccontati, sono dovuti anche alla situazione particolare. Le energie mosse dalla meditazione intensiva hanno contribuito non poco, ma lo sblocco che ho vissuto è stato causato anche dalla tecnica del respiro a morsa.
Spero che questo esempio possa aiutarvi. Vi ricordo, però, che lo studio di questa tecnica richiede un insegnante per essere ben assimilata.

 

EVENTI

Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
info@innerbreathing.org
P.I 08904860965, C.F. frnntn64h08e783z
Professionista normato
ai sensi della legge 4/2013

INFORMATIVA PRIVACY | INFORMATIVA UTILIZZO COOKIES

L'utilizzo del materiale prodotto da questo sito è possibile solo citando la fonte. Per i materiali dei quali ci è stato concesso l'uso, occorre l'autorizzazione del legale proprietario degli stessi.