Sasso batte forbici, forbici battono carta, carta batte sasso.
Il gioco è a equilibrio zero perchè ogni figura ne batte una e viene battuta da un'altra, quindi ogni giocatore ha le stesse possibilità di vincere o perdere del'altro, eppure nelle gare mostrate (esistono dei campionati di morra cinese) alcuni giocatori dimostravano di avere una capacità di vincere superiore alla media delle probabilità.
Come può succedere?
Succede perchè noi ci crediamo originali, particolari, diversi da chiunque, e per certi versi certamente lo siamo, ma seguiamo una infinità di schemi dei quali non siamo quasi mai consapevoli.
Il giocatore di morra cinese, senza rendersene conto, segue un suo preciso schema nel giocare le differenti figure. Alcuni, consciamente o inconsciamente, arrivano a percepire queste sequenze e si adattano, arrivando a vincere più spesso di quanto la media consentirebbe.
Danimarca, le splendide immagini di un immenso stormo di storni in volo cattura l'attenzione. Il commentatore spiega che, una volta l'anno e per un paio di settimane, questi uccelli si radunano in grandissimo numero e disegnano le loro evoluzioni nel cielo. Eleganti e sincroniche, non portano mai a scontri fra gli animali, pur con una densità impressionante. Gli uccelli seguono poche regole precise, uno schema determinato, che permette loro di muoversi senza difficoltà: vanno ad una velocità e distanza costante fra loro, si allontanano da qualunque minaccia si avvicini. Ad ogni animale basta coordinarsi con massimo altri sette uccelli per riuscire a volteggiare senza rischio di impatto. Un immenso schema che rende possibile una coreografia fra centinaia di migliaia di soggetti.
Magari saremmo portati a pensare che gli uomini sono più complessi degli animali, ma subito dopo le immagini dell'atrio di una immensa stazione ferroviaria ci riportano all'ambito umano. Le persone che in esso si muovono in realtà stanno seguendo regole precise di spostamento, anche se non ne sono consci e non saprebbero rispondere in merito. Una di queste regole è muoversi il più possibile in linea retta verso l'obiettivo, oppure evitare un ostacolo con un certo scarto. Si è provato che, inserendo un box informazioni circolare al centro di spazi del genere, la velocità di flusso delle persone aumenta notevolmente, proprio perchè tende ad assecondare le modalità di spostamento delle persone. Queste regole sono così precise e sofisticate da rendere possibile la creazione di software che, assimilandole, permettono di simulare piani di evacuazione di palazzi ancora prima di averli costruiti.
È la volta, poi, dell'analisi comportamentale dei serial killer, che seguono anch'essi schemi semplici e precisi per la determinazione di dove scegliere le loro vittime. Rispondendo alla regola della via più diretta per lo spostamento, essi tendono a scegliere luoghi vicini a dove abitano, ma seguono anche un'altra semplice regola, per cui la vittima non può essere scelta troppo vicino alla propria casa per evitare il rischio di essere riconosciuti. La geolocalizzazione dei serial killer si basa su questi ed alcuni altri parametri, che permettono di identificare un'area ristretta di ricerca.
Ma qual è il codice sottinteso nel titolo, che fa sì che le cose si muovano in un determinato modo?
Il caos.
Molti credono che eventi possano verificarsi in modo casuale, altri pensano che per ogni evento ci sia una causa che produce un effetto. I taoisti avvertivano, però, che esistevano anche le "circostanze", che possono rallentare, accellerare o sospendere il karma.
Il caos non è disordine come molti pensano, ma un insieme di schemi allo stesso tempo semplici nella struttura e complessi nelle interazioni.
Le nostre vite non sono casuali, ma caotiche!
Ogni piccolo particolare modificato in un determinato schema può portare a grandi cambiamenti, proprio per le interazioni esistenti fra i vari schemi.
Il caos è un ordine che non possiamo prevedere.
Un esempio che tutti hanno sotto gli oggi è la metereologia, che si rivela affidabile sul breve periodo, ma lo è molto meno sulla lunga distanza, perchè le variabili che intervengono arrivano anche a stravolgere quanto previsto solo due settimane prima. Non possiamo conoscere temperatura, umidità, velocità del vento ed altri particolari di ogni singolo punto del cielo. Alla fine si potrebbe dire che la metereologia ci consente un margine di errore accettabile nel nostro quotidiano.
Un altro fenomeno interessante, descritto nel documentario, si deve ad una mucca dei primi del '900, messa in palio in una fiera in Inghilterra. La mucca sarebbe stata il premio di chi ne avesse indovinato il peso. Il conduttore decide di replicare l'esperimento e conta delle piccole caramelle con le quali riempie poi un vaso di vetro. Si reca poi in giro per uffici, negozi e così via, chiedendo alle persone che incontra quante siano, secondo loro, le caramelle contenute nel vaso.
La domanda viene posta a 160 persone e solo tre si avvicinano al risultato, che è di 4.510 pezzi. Le risposte variano da 400 sino a 50.000, con sbalzi di stima notevoli, come potete vedere. Ma poi il conduttore prende i suoi appunti e comincia a sommare le stime fornite da ogni singola persona intervistata. Il totale viene poi suddiviso per 160, ottenendo la media strabiliante di 4.514!
Come è stato possibile ottenere un tale risultato?
Il singolo può, facendo la sua valutazione, fare un errore sovrastimando o sottostimando il numero da indovinare, ma sembra che l'insieme dei soggetti intervistati tenda a riequilibrare tali errori, facendo sì che il risultato medio finale sia molto vicino alla soluzione. Tale meccanismo viene definito "saggezza della folla". Anche in questo caso sembrano entrare in gioco un numero di fattori troppo grande per essere valutato.
Gli studi sulle leggi del caos hanno portato alla creazione di teorie matematiche per analizzarlo (la citata metereologia), ma le equazioni matematiche del caos ci aiutano a capire che cosa succede, meno a prevedere quello che succederà, infatti benchè ogni evento si concateni esattamente agli altri, le variabili in gioco (come già citato più in alto) sono troppo numerose perchè un modello matematico possa calcolarle tutte.
Ilya Prigogine, premio Nobel per la chimica nel 1977, è autore di "Le leggi del caos", un libro dove al caos viene riconosciuto un ruolo ed una dignità nuovi, opponendolo alla concezione deterministica della natura, così a lungo ritenuta inconfutabile. Egli introduce nuovi concetti in quelle che definiamo normalmente "leggi di natura". Entrano in gioco infatti instabilità, probabilità ed irreversibilità, il che obbliga alla revisione della descrizione fondamentale della natura.
«per la visione classica i sistemi stabili erano la regola e i sistemi instabili delle eccezioni, mentre oggi capovolgiamo tale prospettiva».
Il libro è molto interessante, ma non di facilissima lettura, data l'estrazione di Prigogine. Le sue teorie sono riprese anche in "La rete della vita" di F. Capra, testo grazie al quale ho approcciate le teorie del caos e che vi consiglio di leggere prima di "Le leggi del caos", qualora voleste approfondire questo sistema di interpretazione della realtà.
Approfondire le leggi del caos può essere un'esperienza interessante per ognuno di noi, ma mi sento di consigliarlo particolarmente agli operatori olistici ed a tutti quelli che parlano di pensiero positivo e creativo. Spesso si approcciano temi non convenzionali con strumenti che, in realtà, sono ancora molto convenzionali e il pensiero viene riconosciuto come un potere dell'uomo più grande di quanto si creda, ma trattato anch'esso in modo deterministico. La conoscenza del caos, e magari le sue implicazioni nella visione cosmogonica taoista, possono permetterci di squarciare un velo mentale, che ancora molti usano nell'approccio a nuove visioni del mondo.