Affidarsi al respiro

Affidarsi al respiro
Chi inizia, o è ancora alle prime armi, prova un senso di disagio nel doversi stendere a respirare: sa che potrebbero riaffiorare ricordi, sensazioni, emozioni che ha rimosso e la prospettiva di trovarseli davanti non lo riempie di gioia!
Ma un'altro aspetto, al di là della paura del rimosso, prende la persona ed è un aspetto molto importante e non sempre tenuto nella giusta considerazione.

La paura di affidarsi.

Quando si entra in una seduta di respiro in modo totale, quando il ciclo si avvia e pervade colui che respira, ecco che il respiro stesso non è più sotto il controllo, ma manifesta la sua volontà e vitalità. Come detto precedentemente, in effetti non si può veramente scegliere l'argomento di una seduta, ma solo cercare di indirizzarla, proprio perchè il ciclo respiratorio ha una sua indipendenza che esula dalla volontà cosciente del soggetto.
Ed ecco che, per esempio, mentre si è sdraiati il corpo si può animare, torcersi o irrigidirsi e, se il soffio si fa strada, può muoversi accompagnando l'energia che attraversa il corpo. Durante una autoseduta, ricordo chiaramente che, ad un certo punto, il respiro cominciò a scuotermi, partendo dalla zona sotto l'ombelico. Mi scuotevo con forza, come se il mio corpo fosse una frusta, il ritmo del respiro accellerava e rallentava senza soluzione di continuità. Tremavo ed emozioni senza ricordi apparivano alla mia coscienza, veloci come nuvole.
In una seduta le nostre percezioni sono alterate, come fossimo in un mondo a parte e dunque il sentirsi in balìa di energie che non controlliamo può renderci pieni di timore.
Al contrario, stiamo vivendo una esperienza profonda, non solo per le cose che si muovono in noi, ritornano ad affacciarsi al nostro conscio e tendono a sciogliersi, ma anche perchè possiamo imparare ad affidarci. Possiamo non avere il controllo totale della situazione e sopravvivere, anzi l'affidarsi ci porta un senso di pacificazione alla fine della seduta.
Quando scendete le scale di corsa, lo fate con una sorta di automatismo. Chi, mentre lo fa, dovesse tentare di seguire i propri passi e coordinare i propri movimenti, rischierebbe di cadere rovinosamente perchè la mente conscia non è in grado di gestire quella situazione. Abbandonarsi ci permette di compiere questa azione senza rischi.
In una seduta di rebirthing o di innerbreathing è la stessa cosa: bisogna decidere di affidarsi completamente per permettere alle energie che circolano in noi di prendere le redini e manifestarsi.
Non basta, dunque, affidarsi al proprio accompagnatore, ma bisogna concedere questa fiducia anche a noi stessi, lasciare andare il meccanismo del pensiero associativo e compulsivo per riscoprire l'istinto.

Un atto di fede profonda…

EVENTI

Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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