Però la primavera arriva a fine aprile…
Però 28 gradi sono più estate che primavera…
Giro con la sola camicia, il vetro abbassato dell'auto ed è il 16 di febbraio. Mi vengono in mente i mesi di febbraio di quelche tempo fa ed è difficile non pensare ai cambiamenti avvenuti negli ultimi decenni, cambiamenti che sino a poco tempo fa venivano messi in dubbio da molti.
Non sono spaventato, ma mi rendo conto che i cambiamenti, che avvengono ad ogni istante nell'esistenza e che spesso celiamo dietro ad un velo con molta nonchalance, ora bussano alla porta con un fragore assordante e ci chiedono di essere visti. Ci chiedono di ripensare le nostre priorità, i nostri valori.
Abbiamo sempre pensato che le conseguenze dei nostri atti le avrebbero pagate i nostri figli. Avrebbero raccolto i frutti delle nostre azioni sia in bene che in male. Abbiamo spostato nel futuro il nostro presente.
Non abbiamo mai pensato che, forse, i figli che dovranno pagare il conto siamo già noi.
E non è più tempo di giocare…