Spezie e semplici (e non solo)

Spezie e semplici (e non solo)
In effetti oggi, anche per la convivenza con persone provenienti da altri paesi, vengono proposte molte ricette che contemplano spezie in uso nei paesi arabi, in India, in Sri Lanka o altri paesi ancora. Sono gusti intensi che danno molto sapore, ma spesso il nostro fisico non è abituato al consumo di tali spezie. In altri casi, essendo il loro utilizzo adatto a climi diversi dal nostro, può dare addirittura dei problemi, come infiammazioni, acidità o altro ancora. Non bisognerebbe, dunque, eccedere nel loro consumo.
Quello che vorrei proporvi è la riscoperta delle erbe aromatiche, poco conosciute ed utilizzate oramai. Infatti la loro diffusione si limita a basilico, rosmarino, menta e poco altro ancora e anche queste usate in pochi piatti.
È andato disperso un patrimonio di conoscenza delle erbe che le nostre nonne, invece, avevano ben presente ed al quale ricorrevano a piene mani per insaporire i semplici piatti della tavola di allora.

Ad esempio la malva è una pianta quasi scomparsa che alcuni usano per il mal di denti, ignorando che, aggiunta alle insalate miste, darà un tocco speciale grazie al suo sapore estremamente delicato. Anche le foglie dei rapanelli sono ottimi aggiunte alle insalate, ma in questo caso daranno un gusto piacevolmente piccante.

Fiori fritti di sambuco (laboratorioveg)I fiori di sambuco hanno un profumo incredibile e nel mese di maggio ne riempiono l'aria, sono facilmente reperibili nelle nostre campagne ed hanno, oltre al profumo, proprietà antinfiammatorie delle vie respiratorie ed urinarie, sono ottimi impanati con una pastella di acqua e farina (lasciata freddare in frigo) e poi fritti.

Le infiorescenze del finocchio selvatico hanno un gusto che i siciliani conoscono bene, infatti le utilizzano in molte ricette. Profumano i sughi e le verdure saltate e danno un tocco particolare alle polpette di cereali. Aggiungeteli a fine cottura, per evitare che il calore ne distrugga le sostanze ed il sapore.

Borragine: pianta difficile da trovare in negozio, ma facilmente coltivabile sui terrazzi. Ha splendidi fiori blu ed è ottima per le insalate, ma anche per le frittate (per chi mangia uova). Ottima per stitici e per chi soffre di insufficienza biliare.

Il dente di leone è più apprezzato per la bellezza dei suoi fiori, ma le foglie unite a scaglie di mandorle e condite con olio di noci daranno una insalata gustosissima. Le gemme non ancora sbocciate possono essere messe in conserva sottaceto, proprio come si fa con i capperi.

Risotto alle orticheL'ortica è una pianta che tutti evitano perchè irritante e, così facendo, si perdono dei risotti fantastici. Bollita con la malva darà un piatto di verdure eccezionale. Coglietela quando è ancora giovane, all'inizio della primavera: è il momento migliore. Mettetela in un bicchiere con acqua ed il giorno dopo potrete manipolarla senza paura e cucinarla nei modi proposti.

La santoreggia è particolarmente indicata nella cottura dei legumi, dei quali aiuta ad evitare le problematiche legate alla creazione di aria intestinale

Salvia: pianta aromatica intensa, deriva il suo nome da "salvare". È disintossicante del fegato e dei reni, ha proprietà antidiarroiche ed è indicata in caso di malattie da raffreddamento per le sue capacità di favorire la traspirazione. Ottima utilizzata per insaporire i legumi (come i fagioli all'uccelletto) o per le patate in padella e al forno, si sposa con con praticamente tutti i piatti di verdura ed i sughi.

Queste erbe vanno consumate fresche, in alternativa potete seccarle e frantumarle solo al momento del'utilizzo. Mai congelarle, perchè perderebbero tutte le loro proprietà benefiche.

Questo breve scritto non vuole certo essere un trattato sulle erbe aromatiche, ma semplicemente un invito a conoscerle meglio. Timo, maggiorana, bardana, e mille altre ancora, meritano un po' del vostro tempo per scoprirne virtù e profumi. Imparerete ad insaporire i vostri piatti ricorrendo meno ai grassi di cottura e, magari, dimenticherete quell'obbrobrio chiamato dado!

 

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