La magia del Natale

La magia del Natale
Ultimamente ho sentito parlare spesso della magia del Natale, ma di solito si trattava di un discorso che riguardava Babbo Natale e la sua esistenza. Molti si chiedono se debbano dire la verità ai loro bambini su Babbo Natale oppure no, pensando che la verità distruggerà la magia del Natale nei loro cuori. Ma in cosa consiste la magia del Natale?
Le luci colorate, il presepio, addobbi scintillanti che ornano le nostre case e le strade, i regali che un personaggio antico, reinventato da un colosso delle bibite gasate, porterà a grandi e piccini. Perdonatemi, ma non riesco a vedere più alcuna magia in tutto questo.

Quello che il Natale ha guadagnato in luci e colori lo ha perso nell'anima. So che molti non se ne ricordano neanche più, ma il Natale è una festa religiosa e non la sagra dello shopping sensa limiti, del mangiare a più non posso e dei pacchetti sotto l'albero! Non è la più importante festa cristiana, ma lo è diventata perchè si fanno i regali, mentre la Pasqua, lei sì la prima festa del cristianesimo, è in secondo piano perchè, al massimo, spendiamo qualcosa per una colomba e qualche uovo di cioccolato. Se poi uno non segue il credo religioso non ci sono problemi, ma che cosa sta festeggiando allora? A Natale siamo tutti più buoni è lo slogan della festa, che viene ripetuto negli spot, spesso sottindendendo la qualità del panettone più che quella del cuore, ma questa frase, che il più delle volte viene interpretata con il comportarsi come se non ci fossero conflitti in famiglia o con gli altri, non dovrebbe invece essere il segnale di uno sforzo particolare da compiere?

Oggi è Natale e farò uno sforzo speciale, cercherò di andare oltre la mia rabbia, il mio risentimento, le mie negatività e cercherò di approdare a nuove sponde della mia anima. Non farò finta, ci proverò. Forse non riuscirò, ma tenterò: farò quello che posso per andare oltre. E se oggi ho deciso di provare, posso anche provare e riprovare, senza arrendermi alla mia inedia spirituale.

Forse la magia del Natale si nasconde un po' nel "Canto di Natale" di Dickens, un racconto scritto nel 1843 (che molti conoscono per il cartone animato con Paperon de' Paperoni e non per averlo letto direttamente) il cui cuore è proprio il guardare dentro di sè, ai propri errori ed omissioni, guardare alle proprie fragilità e come si siano eretti muri a loro difesa, vedendo all'esterno solo ostilità e non anche possibilità. E cambiare.

Vorrei credere un po' a questa magia del Natale: ne guadagneranno il mio girovita, il mio portafogli ed il mio cuore.

Buon Natale a tutti voi.

 

 

"Scrooge mantenne la sua parola. Fece quano aveva detot e ancora di più. E per Tiny Tim, che non morì, fu un secondo padre. Diventò il migliore degli amici, il migliore dei padroni, il migliore degli uomini di ogni altra città, paese o borgo del buon vecchio mondo. Qualcuno rise di questo mutamento, ma egli lo lasciò ridere e non ci fece caso, perchè era abbastanza saggio da sapere che nulla di buono succede su questa terra, senza che qualcuno, sulle prime, si prenda il gusto di riderne. E, sapendo che tali persone sono sempre cieche, pensò che, in fin dei conti, era un bene ce esse strizzassero gli occhi ghignando e non esprimessero invece i loro sentimenti in qualche altra forma meno piacevole. Del resto anche il suo cuore era tutto un sorriso e ciò era per lui più che sufficiente."

                                                  da "Canto di Natale", di Charles Dickens.

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