Esercizio 9: « Il sentire equanime »
- Lavorate quotidianamente e con assiduità la meditazione dell'attenzione prima di impegnarvi con la meditazione del sentire.
- Iniziate per prima cosa dalla meditazione dell'attenzione per una quindicina di minuti.
- Poi lasciate la vostra attenzione dirigersi verso un'altra zona del vostro corpo. Questa zona può essere più grande del vostro naso: per esempio la vostra mano.
- Percepite allora tutto ciò che si risveglia in questo luogo: le sensazioni grossolane (solletico, crampi, calore, contatto, tensione…) e le sensazioni sottili (vibrazioni, energie…).
- Come prima cercate di sentire senza visualizzare, né dare un nome, né giudicare.
- Quando il vostro sentire diverrà a mano a mano più preciso ed esplorerà la zona con minuzia e regolarità, scoprirete realmente l'attenzione osservatrice, pulsazione minima ed infima.
L'attenzione creatrice
L'attenzione creatrice (o volizione) si dirige come un fascio verso l'intenzione mentale. Può apparire sotto forma di luce.
Quando utilizziamo l'attenzione osservatrice, sviluppiamo ugualmente la volizione. Questo sviluppo assomiglia ad uno sforzo di culturismo mentale. Esso vuole assiduità e pazienza, richiede una disciplina personale: le tecniche di addestramento dell'attenzione sono pratiche avanzate della coscienza.
Più noi governiamo la nostra attenzione osservatrice, più la volizione si sviluppa.
Peraltro, parallelamente allo sviluppo dell'attenzione, è essenziale perseguire l'integrazione progressiva dei nostri ancoraggi inibitori. In effetti, sarebbe disastroso sviluppare il nostro potere creatore e metterlo al servizio di un mentale carico di pensieri nefasti. Rischieremmo di creare il caos nella nostra vita.
L'obiettivo non è di rinforzare l'attenzione per metterla al servizio della nostra distruzione conscia od inconscia.
In effetti, un'attenzione debole è una protezione: essa evita che un mentale inconsciamente distruttivo ci crei troppi guai.
