Emozioni distruttive, liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione

Emozioni distruttive, liberarsi dai tre veleni della mente: rabbia, desiderio e illusione
Le emozioni distruttive del titolo si rifanno a quelli che il buddhismo definisce i tre veleni della mente, ovvero: rabbia, desiderio e illusione. Dato che, in questo periodo, sto lavorando su questi aspetti della mia personalità, ho iniziato subito a leggere, incuriosito dall’argomento.

Il libro inizia descrivendoci il contesto in cui è nato e quale sia il progetto in cui è inserito. Veniamo così introdotti al progetto “Mind and Life” ovvero un progetto¹ che ha lo scopo di fare da ponte fra la visione buddhista del mondo e quella scientifica occidentale, ove ognuna delle parti non ha solo da imparare dall’altra, ma ha anche molto da trasmettere. La contaminazione fra questi due mondi apparentemente lontanissimi (spiritualità e scienza) trova, in realtà, terreno fertile per molte nuove idee ed interpretazioni del nostro mondo. Nel novero delle scienze sono inserite anche materie come la filosofia o la psicologia.
Per anni scienziati occidentali e religiosi orientali si sono incontrati per una settimana, discutendo di vari aspetti relativi all’uomo e cercando una comprensione più profonda per entrambi. Ad ogni incontro sono stati dati differenti obiettivi; quello riportato nel libro che vi propongo è l’ottavo di una lunga serie.

Il passo che mi ha forse colpito di più è stato quello della discussione sulla compassione, avvenuta fra il Dalai Lama e gli scienziati presenti. In essa il Dalai Lama si dice colpito del fatto che in occidente si consideri la compassione come qualcosa da rivolgere fondamentalmente verso gli altri, mentre in oriente essa è rivolta anche verso se stessi. Da noi si trovano concetti come autocommiserazione o, peggio, il piangersi addosso. Non si tiene conto che una persona che attraversa dei momenti difficili della propria vita possa provare una profonda compassione verso se stessa. Anzi, con la teoria del pensiero creativo e della responsabilità, tanto diffusi nel mondo olistico occidentale, ogni avvenimento viene visto come causato da noi e quindi, di conseguenza ne siamo i responsabili. La compassione per sè ne risulta praticamente impossibile. Strano che una cultura che ha nella legge della retribuzione, o karma, uno dei suoi fondamenti, abbia invece sviluppata questa visione. Forse perchè, come diceva un maestro zen, una persona che non ha realizzato di essere responsabile è come se non lo fosse. O forse perchè, come è stato detto, gli occidentali hanno una percezione molto distorta e parziale del karma.

Il libro affronta sotto moltissimi aspetti il mondo emozionale, passando dalla psicologia alle neuroscienze, dalla psicologia buddhista ai differenti ambiti culturali. Non voglio farne una disamina puntuale, ma per interessarvi vi propongo un piccolo passaggio che introduce alle due visioni relative alle emozioni dei partecipanti al gruppo. Secondo la visione occidentale l’emozione è “…qualcosa che mette la mente in movimento verso un’azione che può essere dannosa, neutra o positiva…” mentre l’approccio buddhista identifica nell’emozione qualcosa che tende a condizionare la mente, portandola a prendere un certo punto di vista o una certa visione delle cose. Insomma è qualcosa che distorce la percezione della realtà. Infatti per la visione orientale l’emozione non è dannosa se porta ad un risultato dannoso, ma lo è se porta ad una distorsione della percezione della realtà.

Il modo di affrontare questi argomenti è molto discorsivo e vengono utilizzati numerosi esempi per facilitare la comprensione di quanto esposto. Il libro si conclude con un resoconto del progetto “Mind and Life” che ne illustra le tappe principali.

Vi auguro una buona lettura!

Dalai Lama, Daniel GolemanEmozioni distruttive

 

 

Emozioni distruttive

 

 

Arnoldo Mondadori Editore

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