Il concetto di perdono nel buddhismo

Si preferisce invece parlare di compassione e del lasciar andare il rancore.

Nei precetti del Bodhisattva il nono dei dieci maggiori si riferisce proprio a questo.

Inoltre nel Dhammapada vi sono molti riferimenti al non vendicarsi e al non mantenere pensieri di rancore e astio.

"Mi ha insultato! mi ha percosso! mi ha prevaricato! mi ha derubato! In coloro che coveranno questi pensieri il rancore non si placherà.

Con il rancore le azioni ostili qui giammai si placano.
E' con l'amicizia che le azioni ostili si placano. Questo è un insegnamento antico.

Gli altri non sanno: noi qui moriamo. Coloro che lo sanno mettono fine, di conseguenza, alle controversie".

Causa ed effetto :
"Non rivolgerti ad alcuno con parole dure! Coloro che le ricevono le useranno a loro volta verso di te. Doloroso è, invero, il litigio verbale; Se li colpirai con bastoni, bastoni in risposta ti colpiranno.

Se resti immobile come un vaso piatto di metallo hai ottenuto il Nibbana: nessuna contesa si trova in te.

Per guardare con più distacco agli errori degli altri si può seguire tale principio di causa ed effetto (karma):
"Anche chi compie il male sperimenta il bene fino a che il male non giunge a maturazione ( in questa vita), ma quando il male giunge a maturazione, allora chi lo compie sperimenta il male.

Anche chi compie il bene sperimenta il male fino a che il bene non giunge a maturazione, ma quando il bene giunge a maturazione, allora chi lo compie sperimenta il bene".

Sutta delle offese :
Il Beato osservò il comportamento della società e notò come molta infelicità derivasse da malignità e da sciocche offese, fatte soltanto per compiacere la vanità e per orgoglio personale.
E il Buddha disse: " Se un uomo stupidamente mi fa del male, gli restituirò la protezione del mio amore senza risentimento; più male mi viene da lui, più bene andrà da me a lui; la fragranza della bontà torna sempre a me, e l'aria nociva del male va a lui". Uno stupido, sapendo che il Buddha osservava il principio del grande amore, che raccomanda la restituzione del bene per il male ricevuto, andò e lo offese.
Il Buddha rimase silenzioso, sentendo pietà per la sua stoltezza. Quando l'uomo ebbe finito di insultare, il Buddha gli chiese: " Figlio, se un uomo rifiutasse di accettare un dono che gli vien fatto, a chi apparterrebbe esso?" E quello rispose: " In quel caso apparterrebbe all'uomo che lo offriva".
" Figlio mio, disse il Buddha tu mi hai rivolto un linguaggio offensivo, ma io rifiuto di accettare la tua offesa, e ti chiedo di tenerla per te. Non sarà essa per te una fonte di infelicità? Come l'eco appartiene al suono, e l'ombra alla sostanza, così l'infelicità ricadrà senza dubbio su colui che fa il male".
L'offensore non rispose e il Buddha continuò: " Un uomo malvagio che rimprovera un virtuoso è come colui che guarda in alto e sputa contro il cielo; lo sputo non insozza il cielo, ma torna in giù e insozza la sua persona. Il calunniatore è simile a colui che lancia la polvere a un altro, quando il vento è contrario; la polvere non fa altro che tornare su colui che l'aveva lanciata: L'uomo virtuoso non può essere danneggiato, e l'infelicità che l'altro vorrebbe infliggergli ricade su di lui".
L'offensore andò via confuso, ma tornò ancora e si rifugiò nel Buddha, nel Dharma e nel Sangha.

I sentimenti negativi fanno male prima a noi stessi…

"Non c'è fuoco come l'attaccamento, non c'è sfortuna come l'avversione, non c'è trappola come l'offuscamento, non c'è gioia superiore alla pace"

Con la non-rabbia si conquisti la rabbia, con il bene si conquisti il male, con la generosità si conquisti l'avarizia, con la verità colui che mente".

Queste sono le parole sagge e compassionevoli del Buddha. Per metterle in pratica basta ricordarsele sempre, essere consapevoli e soprattutto praticare la meditazione che aiuta a vedere i pensieri e le emozioni come nuvole passeggere nel cielo limpido.

Ps: E' stato pubblicato di recente un libro del Dalai Lama dove parla del perdono in modo buddhista dal titolo la "Saggezza del Perdono".

Tae ri Sunim

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