Molti maestri hanno scritto un loro commentario, ma quello di Hakuin si differenzia per il taglio corrosivo, ironico, quasi feroce, dei suoi passaggi. Egli sbeffeggia quasi alcune interpretazioni, spinge le sue oltre i limiti. Direi che non guarda in faccia nessuno; tutto pur di portare lo studente ad avvicinarsi alla comprensione aldilà dell'intellettuale. Questa del commento tagliente era tradizione comune nell'ambito dello zen.
Un piccolo libro, un piccolo capolavoro.
Mucchi di neve si ammucchiano su mucchi di neve.
Non c'è posto dove puoi fuggire e nasconderti.
Dunque, per chi è il vino? Siamo tutti ubriachi fradici
Hakuin
Veleno per il cuore
Astrolabio