Respiro e ciclo

L'interesse del ciclo di respirazione è di permettere la risoluzione degli schemi mentali inibitori senza l'intervento né dell'intelletto né dell'immaginario. Grazie alla correlazione dei livelli di esistenza, un ancoraggio può essere guarito grazie all'influenza puramente fisica e energetica del respiro.

Tuttavia, è importante sottolineare che il respiro non è solamente un elemento del corpo fisico ed energetico. Infatti, numerose tradizioni mistiche legano il respiro allo spirito, alla qualità vitale, al pensiero e alla divinità. Il respiro è il ponte fra le diverse dimensioni dell'uomo.

In sanscrito, il termine Prâna designa il respiro e lo presenta come "un'energia cosmica che penetra e conserva il corpo"*. Questa concezione pone il respiro sullo stesso piano di una forza vitale.

Il Cristianesimo chiama, negli evangeli redatti in greco, lo Spirito Santo "Pneuma", letteralmente "respiro".

Il Taoismo e la medicina cinese pongono il Ch'i, letteralmente "aria, soffio, vapore, etere, energia, temperamento, forza", come concetto centrale. "Secondo la concezione taoista, il Ch'i è l'energia vitale, la forza di vita, lo spirito cosmico che penetra e anima tutte le cose e si identifica  all'energia primitiva"*

Nella Bibbia, la vita umana appare anche grazie al soffio divino, l'uomo è creato in due volte:

– il sesto giorno:
   "Elohim creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò" (Genesi 1; 27)

– più tardi :
  " Adonai Elohim forma l'uomo…, un essere vivente." (Genesi 2; 7)**

Vediamo dunque che la qualità " d'essere vivente " e anche di umanità, non appare che tramite il soffio, il respiro.

D'altro canto la tradizione ebraica collega la realizzazione personale al respiro :

" La Hitbodédout è l'esperienza di un ascesa, grado per grado, verso il divino, che mette in gioco le tre parti essenziali dell'essere umano: rouah, nefech e nechama, letteralmente il soffio, il sangue e il respiro…"***

La tradizione ebraica equipara anche lo spirito al soffio :

"Nella bibbia tre vocali differenti – nefech, rouah e nechema – servono anche a designare il concetto dello spirito. Secondo i kabbalisti, rappresentano i tre livelli dell'anima".

Guardando all'etimologia di questi termini, vediamo che nefech deriva dalla radice nafach, che significa " riposarsi "…

La parola rouah, spesso tradotta con "spirito", significa ugualmente "vento".

Infine la parola nechama proviene da nechima, che indica il soffio in ebraico…

Lo spirito conosciuto come rouah diventa cosi il "soffio di Dio" che penetra "nel corpo di Dio."*** D'altro canto, il potere guaritore e calmante della respirazione è incontestabile. Non dimentichiamo che 70% dei rifiuti del corpo sono eliminati con la respirazione, 20% dalla traspirazione, 7% dall'urina e 3% dalla defecazione.

Quest'importante funzione della respirazione nella pulizia corporea spiega senza dubbio perché dei residui chimici (anestetizzanti, droghe, medicinali) sono a volte eliminate durante i cicli di respirazione cosciente.

Tutti questi prodotti espulsi possono aver lo stesso effetto durante la loro eliminazione che al momento della loro assunzione.****

 

 

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Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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