È vero che da ragazzi su molte cose si hanno visioni ingenue o superficiali, ed a volte i giudizi sono troppo trincianti, rigidi, ma aldilà di questi aspetti, c'è anche una certa visionarietà, una voglia di fare e conoscere, cambiare le cose e vivere il mondo.
Poi "crescendo e maturando" non arrivano solo più saggezza e conoscenza; spesso abdichiamo in favore di paure o voglia di lasciarsi andare a molte cose che invece avevano ed hanno un profondo valore dentro di noi.
Nascondiamo la perdita dietro la nostra carriera, la famiglia e tutto va bene finché qualcosa, in queste corazze, non si inceppa ed entra in crisi.
L'amarezza, le delusioni e le sconfitte diventano allora tarli che corrodono lo spirito e velano la luce che brillava nei nostri occhi, per evitarci di vedere quello che abbiamo abbandonato per strada.
Tornare ai nostri sogni è come ammettere una fragilità che avevamo cercato di nascondere, che ci risulta difficile accettare ma che, pure, abbiamo dentro di noi.
A volte un evento, altre volte una persona, arriva a scuotere la crosta che ci ricopriva, ci mette a nudo e di fronte a noi stessi, poi però sta a noi prenderci cura di quanto è riemerso, di quanto ha ripreso vita in noi.
Non sempre l'evento o la persona sono positivi e piacevoli, spesso ci fanno male e ci feriscono, ma ci hanno permesso di riaprire gli occhi e dobbiamo essere grati e ricordare che, a nostra volta, nella stessa occasione o in altre possiamo essere stati fonte sia di chiarezza che di sofferenza.
Poi "crescendo e maturando" non arrivano solo più saggezza e conoscenza; spesso abdichiamo in favore di paure o voglia di lasciarsi andare a molte cose che invece avevano ed hanno un profondo valore dentro di noi.
Nascondiamo la perdita dietro la nostra carriera, la famiglia e tutto va bene finché qualcosa, in queste corazze, non si inceppa ed entra in crisi.
L'amarezza, le delusioni e le sconfitte diventano allora tarli che corrodono lo spirito e velano la luce che brillava nei nostri occhi, per evitarci di vedere quello che abbiamo abbandonato per strada.
Tornare ai nostri sogni è come ammettere una fragilità che avevamo cercato di nascondere, che ci risulta difficile accettare ma che, pure, abbiamo dentro di noi.
A volte un evento, altre volte una persona, arriva a scuotere la crosta che ci ricopriva, ci mette a nudo e di fronte a noi stessi, poi però sta a noi prenderci cura di quanto è riemerso, di quanto ha ripreso vita in noi.
Non sempre l'evento o la persona sono positivi e piacevoli, spesso ci fanno male e ci feriscono, ma ci hanno permesso di riaprire gli occhi e dobbiamo essere grati e ricordare che, a nostra volta, nella stessa occasione o in altre possiamo essere stati fonte sia di chiarezza che di sofferenza.