Sia che si tratti della nostra prima infanzia, della nostra nascita, della nostra gestazione o delle «vite passate», dobbiamo avere la capacità di pensare: « questa è l'espressione del mio vissuto simbolico. Questa espressione è importante, io la rispetto e la vivo pienamente. Ma non è il mio vissuto reale».
- Quello che conta non è sapere se il nostro scenario di concepimento, di gestazione e di nascita è conforme alla realtà: l'essenziale è comprendere perché abbiamo scelto questo scenario tra i milioni di scenari immaginabili.
- Sicuramente capita di ritrovare veramente dei ricordi. Questi ricordi, qualora si abbiano delle persone cui chiedere, possono essere confermati (a me è successo), però fare sempre attenzione a non aggrapparsi a queste immagini.