Troppo spesso fingiamo di non essere toccati o di avere già perdonato. Di fatto, mentiamo a noi stessi e trasformiamo il nostro rancore in un blocco. Meglio accettare il proprio risentimento, il proprio senso di colpa, vedere il proprio odio, piuttosto che nasconderli. Accettarli ci permette d'integrarli. Il negarli ci rinchiude nell'inibizione. Il santo non è colui che non odia nessuno, ma colui che riconosce il suo odio per superarlo.
Le visualizzazioni di perdono si appuntano su due compiti: il riconoscere i risentimenti (1) e la loro integrazione (2).
Le due visualizzazioni che verranno pubblicate di seguito, sono ispirate da tecniche che permettono di percorrere il cammino del perdono. Le ho provate, su di me ed ho imparato a condividerle con gli altri. Vi consiglio di provarle su di voi ed osservarne i risultati.
Esse non portano che benefici e non vi faranno correre alcun pericolo. Possono essere usate durante una seduta o durante un rilassamento.
Le indicazioni delle visualizzazioni determinano le linee direttrici della meditazione senza darne tutti i dettagli. Una visualizzazione s'inventa ad ogni seduta, secondo il bisogno e l'ispirazione. Ognuno deve trovare la propria suggestione poetica e lasciare che le immagini si susseguano secondo quanto si risveglia in noi.
Improvvisate secondo le basi precise indicate, che costituiscono la struttura portante.
continua…