Essere Uomini

Essere Uomini

Claudio Risè, noto psicanalista e autore di numerosi libri, affronta in quest'opera la perdita di ruolo e prestigio della figura dell'uomo sostentatore della famiglia a scapito di quella del consumatore. il centro della nostra società è divenuto il consumo, il soddisfacimento dei nostri bisogni (materiali), proprio come avviene per i bambini piccoli, i cui principali interessi sono mangiare, dormire e giocare.

In questo libro, Risè suggerisce un percorso attraverso il quale l'uomo può tornare verso la propria identità maschile, recuperandola ed inserendola nel rapporto con il femminile. Un femminile che non viene visto come antagonista, ma complementare del maschile. Questo percorso passa attraverso la riscoperta della dimensione del donars, che è tipica del maschile, a sciapito dell'algebra del dare e avere di questa società moderna. E passa anche attraverso la riscoperta della nostra attrazione verso quella parte del femminile che non è rappresentata dal materno, ma dall'archetipo della vergine, come ideale guida dell'uomo (non si intende, ovviamente, la vergine nel senso sessuale del termine).

"Penso anch'io che gli uomini oggi siano in difficoltà.Ma la donna, in questa crisi, c'entra pochissimo. Facciamo un passo indietro.
Alla fine della seconda guerra mondiale. Molti uomini, dal fronte, non tornano affatto. Mentre quelli che si salvano, appena reinseriti nella vita civile, vengono inghiottiti dal nuovo sistema produttivo che si sta costruendo in Occidente: quello che ha come nucleo centrale l'azienda multinazionale. Un sistema che richiede all'uomo lavoratore, padre e marito, un impegno di tempo totale. Basti dire che il l tempo libero dei maschi salariati (in America, che é un po' l'indicatore di cosa succede in Occidente) , dalla fine degli anni Trenta ai primi anni Novanta, è calato del 20 %. Risultato: per la prima volta nella storia umana, in questa parte del mondo, il tradizionale sapere istintuale e materiale maschile, non viene più trasmesso di padre in figlio.L'azienda rapisce i padri ai figli. Da allora, i giovani maschi vengono allevati dalle mamme. Che fanno un buon lavoro. Ma che non possono, naturalmente, fare anche la parte dell'uomo. Non possono trasmettere l'istinto maschile, perché non ce l'hanno.
E neppure la cultura tradizionale, simbolica, maschile, che non é la loro". 

(da un'intervista a C. Risè e M.R. Parsi su Donna Moderna 02.11.2000)

 

 

 

Claudio RisèEssere Uomini

 

Essere uomini
riscoprire la virilità
in un mondo femminilizzato

 

Edizioni RED!

 

 

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