Al-'Arabī Ad-Darqāwi era un maestro sufi del Marocco, paese del quale ho appena scoperta la tradizione sufi, che guidava la tarìqa¹ Shadhili. Fu imprigionato per l'appoggio dato alla rivolta contro il trono del Marocco. Alla sua morte, dalla sua tarìqa si staccò una nuova emanazione, la tarìqa Darqawa, che si ispira ai suoi insegnamenti.
Questo che vi presento è il suo testo più conosciuto. Esso presenta principalmente un argomento che non è trattato spesso dai maestri sufi, ovvero il modo di praticare lo dhikr, il ricordo di Dio, un rituale mistico tipico del sufismo islamico affine all'esicasmo cristino, diffuso sopratutto nel mondo ortodosso. Ma il libro ci regala anche pagine di riflessione profonda sulla vita dell'uomo e sul suo rapporto col divino e sui modi di rapportarsi con il proprio maestro ed i suoi insegnamenti.
Un piccolo capolavoro da assaporare lentamente, senza fretta, in modo da poterne assimilare il succo, che l'autore voleva instillare in noi.
Questo che vi presento è il suo testo più conosciuto. Esso presenta principalmente un argomento che non è trattato spesso dai maestri sufi, ovvero il modo di praticare lo dhikr, il ricordo di Dio, un rituale mistico tipico del sufismo islamico affine all'esicasmo cristino, diffuso sopratutto nel mondo ortodosso. Ma il libro ci regala anche pagine di riflessione profonda sulla vita dell'uomo e sul suo rapporto col divino e sui modi di rapportarsi con il proprio maestro ed i suoi insegnamenti.
Un piccolo capolavoro da assaporare lentamente, senza fretta, in modo da poterne assimilare il succo, che l'autore voleva instillare in noi.
Al-'Arabī Ad-Darqāwi
Lettere di un maestro sufi
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