"Sei un idiota! Hai appena gettato il po' d'acqua che era rimasta nel secchio per terra!"
Poi continuò dicendo:
"Nel momento in cui l'hai fatto stavi pensando che si trattava solo di un po' d'acqua rimasta nel secchio, non è vero? Perché non sei andato solo un po' oltre questo pensiero ricordandoti che questo è il periodo più secco dell'anno? Perché non hai gettato l'acqua che ti era rimasta su un albero o un fiore nel giardino? Se lo avessi fatto, quella goccia d'acqua sarebbe diventata la vera vita di quell'albero o di quel fiore! Perché non hai fatto un simile piccolo sforzo?"
Con queste parole aveva redarguito aspramente il suo discepolo. Continuando, disse:
"In ogni goccia d'acqua, non importa quanto piccola essa sia, è compreso il grande valore che l'acqua rappresenta nel suo complesso! Se non comprendi il valore di ogni singola goccia d'acqua, per quanto tu ti sforzi nella pratica non diventerai mai qualcuno che sarà in grado di dar vita alla pratica stessa."
Gisan Zenrai Zenji aveva sempre in mente le poche gocce d'acqua fornite dalla pioggia nel suo villaggio. Vedendo quest'acqua così preziosa sprecata di fronte ai suoi occhi e ricordando l'esperienza della sua fanciullezza, per lui sprecare una sola goccia di un bene così prezioso era come sprecare la stessa propria vita.
Se consideriamo ciò attentamente, egli non si era adirato irragionevolmente: era la sua stessa energia vitale, il suo stesso modo di vivere che era stato gettato via di fronte ai suoi occhi. Per il monaco questa fu una lezione molto importante. A seguito di questo episodio cambiò il suo nome in Tekisui, che significa "una goccia d'acqua". E fu grazie a questa vicenda che egli fu in grado di realizzare la sua illuminazione.