I dodici passi

I dodici passi
Per chi non conoscesse Al-Anon, credo che la descrizione di Wikipedia possa essere di aiuto:

Nata nel 1935 negli Stati Uniti dall’incontro di due alcolisti (tra i quali il cofondatore Bill W.) che avevano smesso di bere e cercavano di mantenere la propria sobrietà, si è poi diffusa in oltre 160 Paesi. È un’associazione di mutuo auto aiuto: l’alcolista che ha smesso di bere, per mantenersi sobrio, fornisce aiuto alle persone che hanno problemi a uscire dalla dipendenza, grazie alla propria esperienza e questo (helper therapy) è una forte spinta al mantenimento della sobrietà. I problemi vengono affrontati con una terapia di gruppo, e più precisamente in un gruppo di auto mutuo aiuto (gruppo AMA): sono organizzate riunioni con frequenza libera, dove ci si scambiano esperienze e si mette in pratica il programma di recupero, noto col nome di “metodo dei dodici passi”, ovvero un passo al giorno durante la settimana e oltre per smettere di bere.

Alcolisti Anonimi si è poi sviluppata verso altre direzioni ed oggi esistono gruppi che si occupano di praticamente ogni aspetto della dipendenza. Dai gruppi per problemi alimentari a quelli per debitori, giocatori compulsivi, codipendenti relazionali.

Il libro che vi presento è nella versione di Overeaters Anonymous, ovvero quella stilata per i gruppi relativi ai problemi alimentari, ma il cammino dei dodici passi rimane lo stesso per ogni gruppo, salvo venire adattato nella declinazione degli argomenti.

Perchè presento questo libro? Perchè credo che il problema della dipendenza oggi sia particolarmente diffuso, anche in ambiti in cui le persone non ne sono coscienti. Trovo questo cammino efficace, anche se non condivido in pieno la filosofia che ne è alla base¹, ma a parte alcuni aspetti trovo che esso possa risultare di aiuto per molte persone, sopratutto per chi non abbia disponibilità economiche per seguire altri percorsi.
L’approccio tradisce una origine dove la visione religiosa si è inserita secondo i dettami americani, ma viene chiarito immediatamente che più che al Dio cristiano si fa appello al Dio di ognuno o, meglio ancora, al Potere Superiore che ognuno di noi riconosce ed al quale può fare appello.

Superato questo scoglio, che per alcuni risulta notevole, si accede al percorso di auto aiuto, da seguire con il sostegno dei gruppi e di singoli che accettano di seguire l’interessato. Il tipo di percorso ha molti punti in comune con altre forme di aiuto e contiene dei passaggi che molti fra voi conosceranno, come il fare l’elenco delle persone cui si è fatto del male ed il successivo porre rimedio, che ricorda il processo delle lettere di perdono in qualche modo.

Ognuno dei passi è accompagnato da un capitolo che ne spiega il significato, chiarendo i dubbi che possono sorgere ed aiuta ad iniziare ad iniziare il nostro percorso.
Ricordate che i passi valgono per ogni tipo di dipendenza e compulsione e che potrete, credo, trovarne altre edizioni più consone ai vostri problemi od interessi.

Voglio concludere dicendo che il primo passo, che riguarda l’ammissione di impotenza della persona va intesa come impotenza dell’ego e non di noi in assoluto. Mi ricorda un passo di un maestro sufi che diceva che non possiamo andare da nessuna parte da soli.

Buona lettura a tutti.

I dodici passi²:I 12 passi e le 12 tradizioni di overeaters anonymous

1° Passo.
Noi abbiamo ammesso di essere impotenti di fronte al cibo e che la nostra vita era diventata incontrollabile.

2° Passo.
Siamo giunti a credere che un Potere più grandi di noi avrebbe potuto restituirci la salute della mente.

3° Passo.
Abbiamo deciso di affidare la nostra volontà e la nostra vita alla cura di Dio COSI’ COME NOI POTEVAMO CONCEPIRLO.

4° Passo.
Abbiamo fatto un inventario morale profondo e coraggioso di noi stessi.

5° Passo.
Abbiamo ammesso davanti a Dio, di fronte a noi stessi e di fronte ad un’altra persona, la natura esatta dei nostri torti.

6° Passo.
Siamo giunti a d accettare, senza riserve, che Dio eliminasse tutti questi difetti del nostro carattere.

7° Passo.
Gli abbiamo umilmente chiesto di porre rimedio alle nostre insufficienze.

8° Passo.
Abbiamo fatto un elenco di tutte le persone a cui abbiamo fatto del male e, abbiamo deciso di fare ammenda verso tutte queste persone.

9° Passo.
Abbiamo fatto direttamente ammenda verso queste persone quando possibile, salvo nei casi in cui questo avrebbe potuto recar danno a loro e ad altri.

10° Passo.
Abbiamo continuato a fare il nostro inventario personale e, quando ci siamo trovati in torto lo abbiamo ammesso senza esitare.

11° Passo.
Abbiamo cercato, con la preghiera e la meditazione, di migliorare il nostro contatto cosciente con Dio COSI’ COME NOI POTEVAMO CONCEPIRLO, chiedendogli solo di farci conoscere la sua volontà e darci la forza per compierla.

12° Passo.
Avendo ottenuto, come risultato di questi passi, un risveglio spirituale, abbiamo cercato di trasmettere questo messaggio ai mangiatori compulsivi e di mettere in pratica questi principi in tutti i campi della nostra vita.

 

EVENTI

Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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