
La kundalini non si svolge in una sola volta, essa si apre in un lento processo che tiene conto della nostra evoluzione personale e della nostra capacità di gestire le nostre trasformazioni. Egualmente, il suo risveglio non si realizza unicamente in uno slancio ascensionale, ma nella circolarità (cioè nel salire e nel discendere).
La respirazione del primo centro stimola i movimenti della kundalini attraverso le contrazioni interne del perineo, dell'ano, dello sfintere e della parte inferiore dell'addome.
Bisogna comunque fare attenzione perché, come riportato in molti testi, il risveglio della kundalini è una cosa delicata: se si fanno esercizi sbagliati o li si fa in modo sbagliato, il risveglio può comportare dei problemi alla persona.
È importante che l'energia, quando viene mossa, venga poi riportata "a casa" ovvero, l'energia deve salire e poi scendere e tornare al punto di origine (vedi l'esercizio taoista).