Seduti a gambe incrociate oppure su di una sedia, rilassatevi respirando in modo spontaneo, senza sforzi. Seguite il vostro respiro per qualche minuto, come indicato ne" Il ritratto della respirazione". Una volta rilassati, portate il vostro respiro nella pancia, stando attenti a non forzare il processo.
Una volta in grado di percepire chiaramente il rimo del respiro nella vostra pancia, portate l'attenzione sull'inspiro e sul sottile movimento che questo provoca a livello di colonna vertebrale. Potrete notare che, quando inspirate, essa tende a raddrizzarsi delicatamente. Assecondate quel movimento, ma sempre delicatamente. Non cadete nell'errore di inspirare con forza e, conseguentemente, di forzare altrettanto il movimento della spina dorsale.
Sia il respiro che il movimento avvengono senza lotta, nel completo affidarsi al corpo. Voi non siete gli artefici: semplicemente assencondate un moto spontaneo.
Vedrete che, con un po' di pratica, tale allineamento della vostra schiena diverrà spontaneo e vi porterà ad una postura più diritta, lineare.
Raddrizza la schiena!
Personalmente, io applico un espediente legato alla respirazione per ovviare a tale inconveniente. Si tratta di un metodo, molto semplice a dire il vero, che ho conosciuto grazie a Carole Entielle, ma che successivamente ho ritrovato in vari testi sia taoisti che buddhisti.