Il respiro a morsa: parte I

Il respiro a morsa: parte I
Quello che si intende, in realtà, è che bisogna portare l'energia del respiro nel braccio, però questo accade, più che altro, grazie alla visualizzazione del soggetto, ad una sorta di proiezione mentale che porta a"sentire" l'energia del respiro in un punto del corpo. Si può portare l'energia del respiro in un punto del corpo solo con la padronanza dei circuiti energetici e questa sorta di visualizzazione non ha molta efficacia a fini pratici. Esiste una tecnica particolare, però, che uso regolarmente in innerbreathing e che permette di lavorare su singoli punti del corpo. Mi è stata insegnata da Carole Entielle, una delle mie insegnanti più importanti.
Si tratta del respiro a morsa.

Quando respiriamo, le masse muscolari del corpo sono in azione e, alternatamente, si contraggono e decontraggono, seguendo il ritmo di espirazione ed inspirazione. Si tratta di un'onda che attraversa tutto il nostro corpo e non solo gli organi ed i muscoli interessati direttamente dal processo respiratorio.
Una volta che si conosca questo meccanismo, è possibile utilizzarlo a nostro vantaggio attraverso il respiro a morsa. È la tecnica che usai durante un
ritiro di Vipassana, durante il quale mi trovai in una situazione difficile.
Questa tecnica può essere utilizzata con successo per decongestionare un punto contratto, ma può anche sciogliere un punto da cui origino delle tensioni mentali. Permette inoltre di aumentare notevolmente la nostra capacità di sentire il corpo e fluire all'interno di esso.

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Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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