In realtà ogni aspetto di noi è una maschera o un ruolo che abbiamo deciso di interpretare, anche il più modesto e dimesso, scelto oppure acquisito in base all'educazione, alla cultura e al contesto sociale, al periodo della vita, e alle persone con cui abbiamo a che fare.
Alcune "interpretazioni" ce le portiamo avanti da tanto tempo e per questo ci siamo identificati in esse, solitamente non rendendoci conto che non si tratta della nostra vera ed unica identità ma piuttosto del "personaggio" con cui abbiamo più familiarietà e con cui abbiamo deciso di affrontare la maggior parte delle esperienze della nostra vita. Altre "interpretazioni" le scegliamo solo in alcune circostanze, o magari solo con determinate persone, o in un determinato periodo della nostra vita.
Di fatto tutte sono "vere" ed indispensabili, perché sono il modo che ha l'Anima di sviluppare le proprie esperienze nella materia e di costruirsi di volta in volta un ego ed una personalità tanto strutturate, da poter essere poi un giorno finalmente abbandonate, come il giocattolo che non ci serve più; il giorno in cui probabilmente non avremo più bisogno di ritornare su questo pianeta.
L'anima, incarnazione dopo incarnazione, ha bisogno di "giocare" cioè di interpretare sempre nuovi ruoli, e quindi di indossare diverse maschere, proprio per immedesimarsi ogni volta in qualcosa di nuovo che la arricchisce e che nel gioco dell'interpretazione, le permette ogni volta una nuova e più ricca esperienza. Nella vita, giocare, interpretare e vivere sono i diversi aspetti della stessa esperienza… solo che in pochi casi lo facciamo consapevolmente".