La coscienza del cuore

La coscienza del cuore
Mi trovavo a Parigi in quel periodo, insieme a Carole Entielle, per approfondire lo studio di alcune tecniche di respirazione. Oltre al respiro si lavorava anche su altri aspetti relativi all'energetica, oppure a certi tipi di meditazione. Un giorno, proprio parlando del controllo mentale, ha cominciato a raccontarmi di come ci possano essere differenti modi di essere coscienti all'interno del proprio corpo. Normalmente il nostro essere coscienti passa dal mentale, infatti quando chiudiamo gli occhi le nostre sensazioni partono dalla testa e da lì si irraggiano. Quando il controllo mentale si fa forte, il punto fra le sopracciglia tende ad assorbire una quantità di energia sempre crescente.

L'esercizio che Carole mi propose consisteva nello spostare questo punto di coscienza dalla testa fino al cuore. Mi sono seduto, le gambe ad angolo retto col pavimento e le mani appoggiate morbidamente sulle ginocchia. Ho chiuso gli occhi ed ho iniziato a respirare lentamente, mentre Carole mi guidava nella discesa verso il cuore. Il respiro si espandeva su di un piano orizzontale all'altezza del cuore, contraendo ed espandendo il torace a quel livello. Lo spostamento di coscienza era altalenante, oscillando dalla testa al cuore senza che riuscissi a mantenere l'equilibrio raggiunto per più di qualche istante. Con pazienza ritornavo al mio respiro ed al cuore, tentando e ritentando.

Ad un certo punto mi sono sentito nel cuore. La mia visione, la mia percezione di me originava dal mio cuore: ero al centro del mio corpo.
E nello stesso istante sono esploso in un pianto profondo, intenso. In un pianto totale!
Non si trattava di commozione nè erano intervenuti dei ricordi a provocare le mie lacrime così intense. Il cuore non mi aveva mostrato l'amore emozionandomi. Quello che avevo percepito, nello spostamento del centro della coscienza dalla testa al cuore, era stato un improvviso ed intenso senso di sollievo, come se mi fosse stato tolto dalla testa un peso immenso e questo senso di liberazione avesse provocato un sollievo così forte da esplodere in un pianto di rilassamento.

Forse perchè è stata la prima volta che ho provata una sensazione del genere, questa esperienza si è trasformata in un ricordo indelebile e mi ha fatto comprendere intimamente quanto possa essere pesante per noi il controllo mentale, di quanto esso possa fagocitare le energie e di come questo risulti pesante e doloroso per il nostro corpo. Molti avranno provata l'esperienza di una massa muscolare che, a seguito di un particolare massaggio oppure in conseguenza di una seduta di rebirthing, si liberi da una tensione. Contemporaneamente viene resa libera tutta l'nergia impegnata per mantenere la tensione ed una sensazione di piacere ci pervade, ma quello che io ho provato con la caduta della tensione nella testa è stato cento volte più intenso.

Spero  che il racconto di questa mia esperienza possa essere di aiuto per chi affronta il tema del mentale, del suo peso nella nostra esistenza e di come lasciarlo andare.

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Antonio Franco | Breath Trainer & Counselor
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