Il monastero è sito in collina, in mezzo al verde ed è una splendida struttura che ispira serenità. La domenica è possibile passare la giornata lì secondo il calendario della comunità, venendo introdotti alla pratica dello zazen qualora non la si conosca. Ogni volta che mi trovo in posti del genere, ho sempre la sensazione di essere come a casa, una casa volatile e cangiante, una casa che non è in nessun luogo eppure è casa.
Scrissi al maestro Taiten Guareschi ventinove anni fa e lui mi invitò ad andare al monastero di Fudenji, con delle raccomandazioni sulla pratica. Il vento fa il suo giro ed i semi gettati in terra a volte germogliano, quando le condizioni che si intersecano sono favorevoli. Ed eccomi finalmente lì, come se il mio proposito fosse stato espresso un solo istante addietro.
Meditare a casa, da soli, è utile, ma meditare in una sala con altri, anche se il nostro sguardo è volto al muro e pratichiamo in silenzio, è un qualcosa di indicibilmente intenso. La guida di un maestro è fondamentale per lo sviluppo della pratica nella vita di un discepolo.
Un compleanno differente dal solito, in cui una pratica comunitaria, che troppo a lungo ho rimandata, ha trovato il finalmente il suo inizio.
"senza ricercare la verità, non opporsi alle illusioni…"
(Shōdōka o Canto d'illuminazione, del maestro Yoka Daishi)
"Attaccarsi alle circostanze, ai fenomeni, è causa di illusione, ma anche cercare la verità non è il vero Satori"
(Sandōkai, del patriarca Sekitō)