Ma un giorno un bambino, per la tristezza profonda che gli causa la mancanza della Primavera, decide di affrontare il gigantesco robot armato soltanto di una lametta arrugginita. Si avvicina a lui, che abita in una immensa e desolata discarica (ce ne sono di non desolate?) finchè non se lo trova davanti, nella mano la lametta arrugginita. A quel punto, come un novello David di fronte ad un tecnologico Golia, la scaglia contro il robot che, colpito dalla lametta, inizia ad arrugginire a sua volta e viene distrutto, disgregandosi su se stesso.. La Primavera è libera di tornare nel mondo e tutto, al suo passaggio, rifiorisce.
Non ricordo altri particolari, in fondo sono passati così tanti anni, però una cosa mi è saltata agli occhi nell'emergere da questo ricordo. Forse ci troviamo anche noi di fronte ad un immenso robot, fatto di ingranaggi, avidità ed ignoranza, e rischiamo di perdere la Primavera e, con lei, la gioia della nostra comunione con la Natura.
Stamattina, i miei gatti e la cagnolona Lucky (in visita) mi hanno aiutato a piantare nuovi fiori per il terrazzo…
Buona primavera a tutti voi